Spesso nei miei corsi condivido il concetto delle barriere della Comunicazione e di conseguenza i Personaggi Barriera.
Si tratta di comportamenti disfunzionali, frutto di comportamenti inconsci che portano ad atteggiamenti e messaggi che possono ferire le altre persone.
Gestire queste dinamiche nelle relazioni personali spesso è molto complicato, ancora di più in quelli lavorativi, in cui non possiamo scegliere colleghi o capi con cui interagire tutto il giorno e tutti i giorni.
Per risolvere questi flussi relazionali disfunzionali quello che dico sempre è iniziare a chiedersi cosa queste circostanze ci vogliono dire, perché se accadono c'è un'ottima ragione!
E vedo sempre faccette assai perplesse che reagiscono col fumetto come a dire: "Si...ma dalla teoria alla pratica, voglio vedere te...!"
La formatrice giustamente deve dare l'esempio e proprio in questi giorni mi è piombato un gran bell'allenamento!
Quando una persona che applica un personaggio barriera e ci ferisce, scatena in noi un trigger: un sequestro emozionale che non ci fa reagire con equilibrio e razionalità.
Uno dei miei trigger è generato dal personaggio barriera del "Sarcastico", in sintesi...quello che non ride con te ma ride di te!
Ammetto con una ferita nell'orgoglio che di fronte a un comportamento del genere, con tutti gli strumenti che posseggo, darei alla persona che ho davanti una sana capita in testa, come è accaduto qualche giorno fa...
Poi mi sono fermata e ho riflettuto sull'antidoto contro questo veleno: la ferita tossica che si diffonde nel sangue (il mio sangue triggerato) è credere di non essere all'altezza delle situazioni, di non andare bene così come sono e, credendoci, do piena soddisfazione a chi mi sta ferendo.
L'antidoto è letteralmente allenare l'autostima...quanto tempo dedichiamo a questa attività?
Ricordarci di quello che abbiamo fatto e creato, delle nostre qualità e risorse, consolida la reale immagine di noi, soprattutto verso se stessi e, certamente, di riflesso, verso gli altri.
Ogni volta che mi capiterà sulla mia strada uno Sarcastico è perché la Vita mi sta dicendo che non mi è chiaro abbastanza chi sono davvero, o chi voglio essere, o cosa sto facendo per avvicinarmi a dove voglio arrivare.
È proprio un allenamento - quotidiano e faticoso - come quando torniamo in palestra perché la bilancia ci dice che ci siamo dimenticati di ciò che fa bene al nostro fisico.
Le ferite sono la nostra bilancia che ci ricorda che dobbiamo, possiamo, tornare ad allenarci su quello che ci serve davvero per stare bene con noi stessi.
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