Come ogni altro percorso della vita, anche diventare adulti e consapevoli è differente per ogni essere umano. Qualcuno addirittura non ci arriva nemmeno, qualcuno non si avvicina a diventare adulto per volontà o ignoranza, nel senso di rimanere ignaro dell’essenza e dell’importanza di questo passaggio esso.
Questo percorso pur essendo differente per ogni individuo, ha un punto in comune in tutti i casi: è un percorso molto lungo e difficile, spesso doloroso. Diventare maturi, adulti delle volte fa davvero male. Tanto è che, fino a pochi anni fa non facevo altro che desiderare di tornare indietro e essere di nuovo quella venticinquenne giovane, fresca ed energica con la testa piena di speranze e certezze. Accetto ben volentieri l’età che in sé include anche la crescita fatta con fatica.
Ho iniziato la mia “adultizzazione” * dal giorno in cui sono riuscita accettare le mancanze, i difetti e gli errori dei miei genitori, quando sono riuscita ad andare oltre i loro errori e amarli per le persone che sono e sono stati. Questo implica un passaggio necessario per tutti: accettare il proprio pasatto e la propria genealogia, nella piena certezza che è stata ed è la migliore che si potesse ricevere e che mi ha aiutata ad arrivare nel qui ed ora. In Quel momento che sono riuscita a vederli come persone e non come monumenti senza difetto, eroi e cavalieri senza macchia, ho iniziato il mio percorso per diventare adulta, matura; ho cominciato a guardarmi dentro e trovare le ferite dell’anima e lavorare per guarirle, abbracciandole per quelle che sono.
Il mio cammino che non è finito e mi auguro che non finisca mai dato che ritengo che un percorso di crescita personale debba rimanere costante finché uno respira in questa vita, ma il punto di svolta successivo è stato era quando sono riuscita ad acquisire il senso di sicurezza. Questo punto è molto ampio e richiede di essere argomentato separatamente dato che va ben oltre discorso dell’autostima, dal momento che l’autostima è forse solo l’inizio per questa strada. Ma è una consapevolezza dolcemente immensa quando ci si rende conto di essere diventato l’adulto di cui aveva bisogno da piccola/o; ed un traguardo immenso!
Spesso faccio delle visualizzazioni in cui torno indietro nel tempo immaginandomi come ero 5, 10, 15, 20, 25, 30, 35 ... anni fa e abbraccio forte quella creatura indifesa e felicemente ignorante e le prometto che le starò sempre accanto, che sarò unica persona che non la abbandonerà nonostante le sue cadute, i suoi errori, nonostante tutte le volte che qualcuno le mentirà, le farà del male, la abbandonerà e nonostante tutte le volte che lei si sentirà umiliata e sbagliata; l’abbraccio forte e le dirò che ci sarò sempre per lei anche quando rimarrà da sola, quando non ci sarà nessuna spalla su cui piangere o a cui appoggiarsi. Io ci sarò e la proteggerò di tutto e tutti e la amerò e rispetterò, la onorerò nel bene e nel male e in ogni istante di ogni giorno della vita.
Questo è l’amorevole gentilezza che ciascuna parte di noi adulta può regalare incondizionatamente alle nostre parti bambine, ed è il regalo più bello che possiamo scegliere di farci!
*Questa parola in lingua italiana non esiste, si tratta di una parola inventata da Luca Romito per esprimere il concetto di diventare adulti.
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