Possiamo definire la fiducia come un sentimento umano, che consiste nel presupporre un
comportamento o un atteggiamento adeguato alla situazione da parte di altri individui o di sé stessi; è un sistema che si è evoluto negli esseri umani poiché risulta necessario per la
sopravvivenza: si impara a fidarsi degli altri in fasi molto precoci della vita, sin dalla nascita si ha bisogno di affidarsi a qualcuno per sopravvivere; è un elemento chiave per dare avvio a una buona comunicazione e interazione e spesso spiega il successo nelle relazioni. Poi man mano, le esperienze che tutti noi facciamo nella nostra vita ci portano ad avere un concetto di fiducia diverso e più ampio, è come se volessimo trovare una base sicura ed infatti tendiamo a fidarci delle persone che ci riconoscono, che ci mostrano interesse e che ci comprendono perché tutto questo ci fa sentire sicuri e amati. Avere fiducia vuol dire proprio affidarsi alla persona, significa sapere che abbiamo degli strumenti per affrontare una determinata situazione e che possiamo far affidamento su altre persone che abbiamo scelto e che sappiamo che potranno darci il loro appoggio e darci la loro forza in momenti di nostra difficoltà.
Capita molto spesso però, soprattutto quando siamo stati traditi o delusi, che si pensi di non poter avere fiducia in niente e nessuno. Questo, di conseguenza porta a diffidenza e ad un atteggiamento di totale chiusura che può essere visto anche come una sorta di autodifesa, portando a volte anche alla rovina di alcune relazioni interpersonali. Per questo motivo molte persone partono proprio da un presupposto per quanto riguarda la fiducia: “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.
Stephen Covey quando parla di fiducia nei suoi libri lo fa usando una metafora molto interessante, quella del conto corrente emozionale, sostenendo che quando si inizia una qualsiasi relazione è come se si aprisse un conto corrente emozionale tra le parti, dove al posto del denaro ci sono le emozioni e dove i depositi e i prelievi si riferiscono alla quantità di fiducia guadagnata o persona che una persona può provare nei confronti dell’altra. In qualunque conto corrente prima di poter prelevare del denaro c’è bisogno di versarlo; così con la fiducia, prima di chiederla ad un’altra persona è il caso di avere fiducia noi per primi.
In poche parole, la fiducia è da considerarsi uno degli aspetti fondamentali in qualsiasi tipo di relazione, che sia di amicizia, di amore, di lavoro, ma anche e soprattutto in una relazione tra Orientato e Orientatore. Se non c’è la fiducia su vari aspetti: dell’Orientatore in sé stesso nelle sue capacità nel guidare, dell’Orientatore nel suo Orientato, dell’Orientato in sé stesso nelle sue doti e potenzialità e infine dell’Orientato nel suo Orientatore. Ci possono essere altri aspetti molto importanti, come il bisogno, la voglia, le capacità, i talenti … ma senza la fiducia non si va da nessuna parte, è l’aspetto che fa camminare e nel percorso, se c’è qualcosa che si inceppa in questo processo si fa fatica ad avanzare.
Ottime considerazioni: la Fiducia è davvero importante nel consolidare il flusso tra due persone che camminano insieme verso un traguardo; e se penso alla mia esperienza, posso considerare che quanto più facilmente e solidamente si è instaurata la Fiducia tra me - Orientatrice - e la Persona che avevo di fronte, tanto più accadeva perchè fin dal principio riversavo fiducia nelle mie capacità e strumenti per essere utile.
Voi cosa ne pensate?